E se ne volessero 81?

Questa mattina, scherzando su Twitter, ho scritto che se Renzi ha trovato gli 80 euro da mettere in busta paga per battere “gufi e rosiconi”, come li ha definiti lo stesso premier, quasi quasi sarebbe meglio tifare per loro e invitarli a gufare e rosicare ancora di più; chissà mai che per batterli ancora, il Governo non portasse a 160 quel bonus.

Che fosse una battuta è chiaro; come si può tifare per un rosicone (e senza sapere cosa sia, peraltro) o per un gufo? Che non fosse proprio campata in aria, altrettanto. Perché 80 euro non sono pochi e fanno comodo (se arrivano davvero, se durano e se non si dovranno scontare in altra guisa; scusate la nota venale, ma parlando di soldi…); chi li disprezza, lo fa perché ne ha tanti. Però di quelli non va dimenticato il motivo. Arrivano oggi, e non ieri, per varie ragioni, fra queste la paura che chi sta sui gradini più in basso nella scala sociale possa arrabbiarsi seriamente. Un po’ come i correttivi alle politiche di austerity, che oggi tutti vogliono adottare per timore che vincano i sentimenti, e i partiti, antieuropeisti.

E quindi, per esorcizzare questo terrore, assistiamo a cose strane. Come, per esempio, al rinvio del pareggio di bilancio. Che è cosa buona e giusta, intendiamoci. Ma il fatto che lo abbiano voluto e chiesto ora le stesse forze politiche, e in parte i medesimi personaggi politici, che lo imposero in Costituzione nella scorsa legislatura è quantomeno curioso. Come curiosa è, appunto, la motivazione non detta che sta sotto la tendenza antiausterity che si va affermando sempre di più negli ambienti, fino a ieri, solo rigore e risanamento dei conti pubblici: la crescita degli antieuropeisti alle elezioni. Ecco il “quasi quasi”: se la crescita dei partiti dell’antieuropeismo porta a correggere le politiche (folli e sbagliate; lo dicevo prima e lo dico adesso) dell’austerity, chi proprio da quest’ultima è schiacciato, perché non dovrebbe fare il tifo per quelle forze politiche? Se a far compiere quelle scelte positive di redistribuzione della ricchezza (reali o presunte), dall’aumento delle retribuzioni più basse alla riduzione delle spese per armamenti, dal tetto agli stipendi dei dirigenti alla tassazione dei rendimenti bancari, è la paura che la disuguaglianza crescente possa spingere l’elettorato verso i partiti antisistema, perché chi di queste scelte beneficia non dovrebbe augurarsi che proprio quelle forze che si pongono in antitesi all’attuale assetto politico, economico e istituzionale continuino a crescere, aumentando così gli elementi di pressione su quanti sono chiamati a prendere le decisioni, e quindi spingendoli verso soluzioni a proprio favore?

Perché, o quegli 80 euro (e con loro le misure redistributive attuate, dichiarate o solamente ipotizzate) bastano a risolvere i problemi, e quindi dandoli tutto s’acquieterà, oppure coloro a cui non bastano, quelli che non li avranno o quelli che, semplicemente, ne vorrebbero 81, quale strumento di pressione immaginate che cercheranno di usare?

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