E anche dal Pd teorizzano «l’uso politico della giustizia»

E così, come facilmente era prevedibile, una classe dirigente in cerca di riconoscimento s’affossa nel tentativo di accreditarsi lì dove davvero si conta, il sistema bancario e finanziario. Sbatte contro una differenza di lignaggio che non si recupera con le “primariette” in luogo della formazione politica, e diventa, d’un tratto, la bad company d’un mondo che l’ha sedotta e abbandonata, caricando su di essa i guai dopo aver trattenuto per sé i successi.

La tristezza nel vedere oggi chi poteva far ieri querela in chiave penale dar fiato a una causa in sede civile si legge tutta nelle parole di Massimo Giannini, ieri per La Repubblica: «E poi Maria Elena Boschi. Aveva giurato di fronte alle Camere di non aver mai sfiorato il dossier Etruria. Ha sempre taciuto, nonostante le notizie uscite su tutti i giornali su un vertice a Laterina con il papà e con gli amministratori di Veneto Banca, e nonostante la notizia uscita sul libro di De Bortoli sui suoi tentativi di far comprare Etruria da Unicredit, allora guidata da Federico Ghizzoni. Dopo mesi di silenzio, la sottosegretaria parte ora con le querele (ormai solo in sede civile, per quelle penali sono scaduti i termini). Perché si decide solo ora? Se è davvero in condizioni di spegnere l’incendio che le brucia intorno da troppo tempo, perché non l’ha fatto prima?». Già, la questione dei tempi. E i limiti nelle parole della sottosegretaria. Scrive infatti la stessa Boschi: «Qualcuno usa questa vicenda da due anni per attaccare me e il Pd». «Qualcuno», chi? I giornalisti che la raccontano? Beh, ma il fatto, almeno per quanto attiene la sua “notiziabilità” – termine orribile –, c’è; dovrebbero forse non dirlo? Inoltre, qui parliamo di un’inchiesta, non di una diceria: sostenere che si usi quella «vicenda» per «attaccare me e il Pd», dato che di indagini si tratta, somiglia molto, dannatamente troppo, alla teorizzazione di un «uso politico della giustizia» che più volte, da altri, abbiamo dovuto ascoltare.

Sinceramente, che le cose, per il Pd, stiano così, a me interessa davvero poco. Se non altro, spiega al meglio perché quel partito sia sempre più lontano dalla mia idea di far politica. In fondo, come se la storia seguisse i canoni del teatro classico, la notizia della nuova inchiesta su papà Boschi arriva a un anno esatto dal quella sconfitta referendaria che doveva portarli, lei e Renzi, a lasciare per sempre la politica.

Parole loro, ovvio, io non ne avrei visto il motivo. E ora dico: meno male che non l’han fatto. Così, almeno, qualcuno si può divertire.

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1 risposta a E anche dal Pd teorizzano «l’uso politico della giustizia»

  1. Italiote scrive:

    «La verità è una proprietà sfuggente. Cioè nessuno può “ottenerla” senza credere di averla conseguita; ma “credere” di averla conseguita non è averlo fatto» — John Woods

    PS: Persone che ritenessero siano stati lesi i propri diritti quali argomentazioni potrebbero vedersi rivolte con l’invito a rinunciarvi?

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