La barbarie sta nel cinismo di certa concretezza

Diciamoci la verità, quante volte abbiamo riso delle eccezioni di Bertinotti? Quante volte ne abbiamo criticato le scelte? Quante volte la sua rinuncia a sostenere i governi di centrosinistra è divenuta archetipo della sinistra-sinistra intenta a farsi del male? Tante, e non in tutte senza motivo. Però ricordo un’intervista in cui proprio questo gli veniva rinfacciato, il suo mancato appoggio, nel caso, al governo D’Alema (chissà, forse se ne ricorda pure Pisapia). Bene, in quell’occasione, l’allora segretario di Rifondazione rispose con l’elenco delle cose che proprio non andavano giù al suo partito, fra queste, e soprattutto, la guerra, quella in Kosovo, nello specifico.

Plausibili o infondate, sincere o meno che fossero quelle parole, lì diceva sostanzialmente qualcosa di preciso: c’erano valori su cui, facendo politica, lui e i suoi compagni non potevano soprassedere. Nemmeno sotto la minaccia di far perdere la propria parte, o quella che avrebbe potuto esser tale. Per me è ancora così, per me quei valori ci sono ancora. E quindi, quando leggo l’Alto commissario Onu per i diritti umani scrivere in una nota ufficiale che «la politica dell’Unione Europea di assistere la guardia costiera libica nell’intercettare e respingere i migranti nel mediterraneo è disumana» e «la sofferenza dei migranti detenuti in Libia», quella stessa Libia dove, oggi, si fanno le aste aste di esseri umani, come all’epoca della tratta degli schiavi, «è un oltraggio alla coscienza dell’umanità» non posso non dimenticare come si sia arrivati a quella politica o ignorare che  si facciano le aste di esseri umani, e chi se n’è fatto interprete, oltre a quali reazioni entusiaste qui abbia prodotto nei risultati sbandierati da quella stessa parte che ora chiama all’unità, cercando di sollevare in tutti i suoi potenziali elettori, e quindi anche in me, lo scrupolo del «se no, arrivano i barbari». Io però la barbarie la vedo già, e son già molto pentito di avervi contribuito col mio voto, al tempo in cui tutt’altra storia si raccontava.

Ed è una barbarie che vedo emergere da molti comportamenti cinici ammantati di quell’assioma che sempre più sta divenendo ideologia, quella concretezza che spesso piega a un “concretismo”, mito e modello dell’agire politico sul genere dell’uscita epifanica di quel senatore che spiegava come le istituzioni, a suo dire, non potessero permettersi di pensare «solo a salvare vite umane».

Forse non sarò in grado di fermarla, di certo non so come a questa possa essere, qui e ora, posto un rimedio efficace e definitivo. Sicuramente, però, so che ad essa non presterò le mie mani, nemmeno attraverso una matita copiativa. Sarà poco, anzi, probabilmente lo è; ma è tutto ciò che posso fare, e non intendo rinunciare a farlo. Con le parole di Thoreau (da La disobbedienza civile): «un uomo non ha il dovere di consacrarsi a raddrizzar torti, fossero anche i più grandi; può aver l’assillo di altri problemi. In tal caso è suo dovere almeno lavarsi le mani di tutto ciò e, se non ci pensa più, negare il proprio appoggio a ciò che è ingiusto».

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7 risposte a La barbarie sta nel cinismo di certa concretezza

  1. Fabrizio scrive:

    Un cerchio e 5 stelle equamente disposte, gradualmente, intorno alla circonferenza del cerchio !?

    segue….

  2. Italiote scrive:

    &laquo:Vengo. Vengo e mi metto, così, vicino a una finestra, di profilo, in controluce. Voi mi fate: “Michele vieni di là con noi, dai”, e io: “andate, andate, vi raggiungo dopo”.» (ecce bombo) 🙄

    Le parole di Thoreau spiegavano anche come si dovessero precisamente “lavare le mani” e l’astenersi non era contemplato visto che il filosofo esortava ad azioni che avessero effetti fattivamente ostruzionistici qualora messe “solidarmente” in atto dalle minoranze.

    «L’astensionismo non è solo quantità, ma anche qualità. Favorisce la corruzione di quel che resta della politica, poiché inaridisce il voto d’ opinione, mentre gli scambisti di voti e favori non si astengono di certo. Dunque cresce l’ incidenza percentuale del consenso ottenuto con metodi collusivi. Mi stupisco che non ci sia allarme. Il silenzio della classe politica è forse un segno di accondiscendenza?». (Zagrebelsky)

    Astenersi non può essere in alcun modo presentato come “lavarsi le mani” come se non si sapesse che di omissioni le persone possano communique crepare.

    La situazione attuale in Libia si è sviluppata per iniziativa di alcuni stati dell’EU a seguito di “risoluzioni ONU” dunque non meraviglia certo che un organismo internazionale si limiti a dispensare parole ed a delegare i propri “scopi” (e responsabilità) invece di lanciare iniziative su scala mondiale per risolvere le cause dei flussi migratori.

    Lo scaricabarile è nella “morale” di molti a quanto pare, giacché tutti hanno l’assillo di cose più importanti.

    Chi invece ha difficoltà a comprendere che non ci sia data la più perfetta delle soluzioni possibili dovrebbe iniziare a dedicare più tempo ad enumerare i molteplici vincoli che limitano le possibilità contingenti.

    Ma quelli che invece sono consapevoli che l’Italia abbia seri problemi strutturali ma pensano che possa gestire ed integrare flussi migratori di qualsiasi portata dovrebbero scendere nei dettagli e spiegare precisamente come piuttosto che custodire gelosamente tale rivelazione o tergiversare rimanendo sul vago.

    Molto dipende anche dalle politiche dell’occupazione, dal gettito fiscale e quant’altro dunque certamente avranno piani dettagliati che individuino soluzioni a riguardo.

  3. Fabrizio scrive:

    leggio Casa GB !?

    segue….

  4. Fabrizio scrive:

    Caro Rocco,
    andando oltre, ad occhio e a naso, 5 stelle allineate!?dal 2009 ad oggi !?

  5. Fabrizio scrive:

    oltre di oltre , un cerchio e al suo interno 3 stelle in verticale e 2 stelle in orizzontale!?
    immagina si puo’ !?

  6. Fabrizio scrive:

    5 riforme allegate specifiche tecniche interne europee/internazionali e 5 riforme accordi e/o alleanze e/o trattati atlantici globali/intercontinentali !?

  7. Fabrizio scrive:

    per concludere , un cerchio universale con all’interno cinque cerchi globali e stellari, immagina quattro punti ottici con un rombo occhio; Leonardo e Michelangelo…. !?

    Ciao Rocco,
    Fabrizo

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