Ricapitolando: cambiare partito è paragonabile a un crimine politico, e chi lo commette è come un traditore, se lascia il nostro; di contro, se invece abbandona quello a cui apparteneva prima e viene verso di noi, non tradisce quella che era la sua comunità, giammai, ma diventa “essenziale” per la nostra, e per questo si uccide il bue grasso (che sarebbe il vitello, ma vivo a Cuneo, e insomma, come dire, Carrù è più vicina, un po’ come l’Arezzo di Fanfani, e dopotutto è più Eataly stile, no?) e si fa festa.
No, non sto inventando a schema libero. Cercavo di interpretare quello che è successo ieri a Massa. Insomma, una parlamentare già rifondatrice del comunismo eletta in Sel e passata con i miglioratori (ché miglioristi non è il caso, vero?), i fedelissimi di Gennaro Migliore, nel Pd, riceve in pompa magna con tanto di cerimonia in hotel a quattro stelle la tessera del partito dalle dirette mani della migliore interprete del renzismo, la ministra per le riforme Maria Elena Boschi.
È successo a Martina Nardi, che si sarà di sicuro emozionata per tanto onore, visto che l’esponente di governo non ha esitato a definirla essenziale per il Pd che “si sta aprendo a forze ed energie nuove, come quelle di Martina che, assieme ad altri in parlamento, hanno deciso di partecipare a questo progetto di cambiamento per il Paese”.
A me, personalmente, quelli di Sel son sempre stati molto a cuore, così come non ho mai pensato che cambiare partito fosse un ignobile atto. Certo, per mia natura cafona, e quindi sospettosa, dubito sempre di più di quelli che cambiano dalla minoranza verso il governo di quanti compiono il processo contrario ma, in linea di massima, reputo quelle sempre scelte personali. Ciò che non capisco è la diversa valutazione che ne compiono i detentori delle chiavi ermeneutiche dello Zeitgeist attuale. Mi chiedo, cioè, cambiare partito è sempre un atto successivo alla maturazione di una diversa idea politica, o è tutte le volte un esecrabile gesto, da condannare e perseguire.
Lo chiedo così, giusto per sapere se devo prenotare una sala all’hotel Villa Maremonti di Marina di Massa o una catasta di legna in Campo de’ fiori.