Dice l’Unhcr che nel naufragio della scorsa settimana nel Mediterraneo sarebbe possibile la stima fatta da alcuni dei superstiti di 500 morti annegati. Ascoltando a Kalamata, in Grecia, i racconti dei 41 scampati all’abbraccio dei flutti, i funzionari dell’Alto commissariato delle Nazioni unite prendono in seria considerazione l’ipotesi che i numeri circolati subito dopo la notizia possano essere più vicini alla realtà di quanto in un primo momento si pensasse.
E adesso, per favore e per decenza, evitiamo loro l’offesa di piangerli; quei morti si accorgerebbero dell’ipocrisia. Se fossero sbarcati, sarebbero stati un problema. Se fossero giunti vivi sulle nostre coste, qualcuno avrebbe gridato all’invasione. Se fossero qui, sulla terra e non sotto le onde, li guarderemmo con sospetto, temeremmo per le nostre cose e le nostre donne (che il maschilismo è una traccia forte nella xenofobia), alzeremmo muri più alti di quelli che erigiamo, svolgeremmo cortine di ferro più spesso di quelle che stendiamo, e chiameremmo “falsi buonismi” le parole di quelli che li chiamano fratelli, che a loro chiedono perdono, che invitano all’accoglienza. Almeno, non oltraggiamoli con un cordoglio che sappiamo non essere vero.
Se queste parole vi sembrano troppo dure, pensate a quanto suonano tali quelle che tutti i giorni rivolgiamo a quanti, nelle stesse traversate disperate, ce la fanno. Pensate a quanto può apparire dura la rete nel campo di Idomeni. Considerate, sì, “considerate”, con la parola del poeta di un’altra epoca buia, quanto deve sembrare dura la barriera del Brennero.
E poi, se ci riusciamo, chiediamo scusa.
Il tuttologo Renzi, da New York, ha detto “Dopo Referendum Italia impegnata su rinnovabili”.
E’ inutile rimpiangerli dopo i circa 16 milioni di cittadini italiani che sono andati a votare, perché , e non sta a me giudicare ma pensare e non solo e’ un diritto sacrosanto di tutti , il referendum “ democraticamente parlando” e’ stato alterato nel regolare svolgimento” diritto alla riservatezza personale “ del diritto/dovere di voto “ politicamente e civilmente parlando”.
p.s. continua……