Un mondo di disuguaglianze

Negli ultimi decenni, la popolazione mondiale ha segnato picchi di crescita impressionanti. Pensate che, per fare un esempio, solo nel 1970 era la metà di quella attuale. E negli anni Settanta, il mondo appariva già abbastanza grande e popolato, non credete? Nessuno avrebbe pensato di dire che sulla faccia della terra fossimo “quattro gatti”, alle prese com’eravamo con le guerre in Indocina, la più grande rivoluzione culturale del secolo e le crisi petrolifere.

Bene, l’equivalente del numero degli esseri umani che appena una quarantina d’anni fa calpestavano il globo, oggi possiede una ricchezza pari a quella di un ristretto club di miliardari. Tre miliardi e seicento milioni di esseri umani hanno, tutti insieme, un patrimonio che arriva appena a quello posseduto dai 62 uomini più ricchi al mondo. Quelli che starebbero su un autobus, per dare riferimenti spaziali, possiedono averi uguali a quelli posseduti da un numero di persone pari a quasi il triplo degli abitanti della Cina odierna, quatto volte e mezza l’Europa o, appunto, l’intero pianeta del 1970.

E non è sempre stato coì. L’ong Oxfam che ha calcolato il divario, stima che appena cinque anni fa, nel 2010, il patrimonio della metà più povera del mondo era quasi il doppio di quello della sessantina di “super ricchi”. Da lì, il primo è crollato, il secondo ha continuato a crescere e moltiplicarsi, e mentre quelli perdevano complessivamente circa 1.000 miliardi di dollari, questi ne accumulavano ancora per oltre 500, nella migliore tradizione capitalista per cui “dai diamanti nascono i diamanti”.

Potrei parlare di uguaglianza e redistribuzione, ma so già che uscirebbe fuori qualcuno a spiegarmi che il libero mercato si basa proprio su quella “disparità competitiva”. Sarebbe fiato sprecato: la maggioranza accetta questa situazione, altrimenti si ribellerebbe. Se non lo fa, è perché le va bene. Fino a quando, a quella metà più povera, qualcuno comincerà a dire che “voi non avete nulla perché a quei sessantadue sia garantito tutto”. E finché essa non si convincerà che sia proprio così che stanno le cose, e deciderà di fare da sola quella redistribuzione che le è negata.

Con le buone o con le cattive, s’intende.

Questa voce è stata pubblicata in economia - articoli, libertà di espressione, politica, società e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

3 risposte a Un mondo di disuguaglianze

  1. Fabrizio scrive:

    Le diseguaglianze nei diritti civili nell’intendere e volere tra Efficacia ed Efficienza.
    E’ inaccettabile il fare dell’ erba tutto un fascio!Efficacia non vuol dire Efficienza!
    Garantire i diritti civili nel senso globale , reale e concreto, occorre Efficienza !
    Come al solito una buona parte dei mass media non portano alla conoscenza e quindi all’ apprendimento del buon senso per il bene comune della vita quotidiana.
    Papa Francesco ha detto di non confondere!
    Non confondere tra matrimonio religioso , secondo il diritto canonico, che assume efficacia civile nello Stato Italiano.
    Non confondere tra matrimonio concordatario e matrimonio civile!
    L’Efficienza e’ la pietra miliare per garantire sacrosanti diritti civili globali!
    Efficienza per la Dignita’ Umana e non demagogia della liberta’ di coscienza!

  2. Fabrizio scrive:

    Il mondo , oggi piu’ di ieri e domani ancor piu’ di oggi, ha un gran bisogno del pensiero di Famiglia Universale nel nome dello “Spirito” e “Santo”.
    Spirito nell’ anima e Santo nel cuore; l’ anima con le sue paure e il cuore con le sue riflessioni.
    Aggregare per Integrare!
    La Politica= anima= spirito= il buon senso= intendere
    Le Politiche= anima+ cuore= principi + valori “fattori umani”= il bene comune=volere

  3. Fabrizio scrive:

    In conclusione l’ unione civile e/o unita’ familiare , civilmente e democraticamente parlando, rappresenta gia’, come dato di fatto “civico”, la Famiglia Universale!
    Il figlio naturale o adottato viene riconosciuto, da parte di un uomo o di una donna, con atto civico con nome , cognome, eccetera ed eccetera.
    Due persone quando decidono di unirsi , vivere assieme e costituire una famiglia hanno il diritto e dovere di registrazione civica/giuridica.
    Pertanto , senza se e senza ma, l’ unione civile ” matrimonio civile” avviene per tutti prima del matrimonio religioso.
    Famiglia Universale = Famiglia Civile= Diritto e Dovere Civile

Lascia un commento