Gli inadeguabili

Ci pensavo leggendo oggi, su un giornale genovese, di Luca Pastorino e Pippo Civati in visita alla casa natale di Sandro Pertini, a Stella San Giovanni. E ci pensavo perché la notizia era contornata da inserzioni elettorali e posta subito sotto i loghi di Raffaella Paita e Giovanni Toti. E ho pensato alle parole del vecchio partigiano e presidente.

Perché ci sono quelli che si credono sempre adeguati a qualsiasi ruolo semplicemente perché a ogni onda si adeguano. Ci sono poi quelli che sono inadeguati, anche se non disdegnano di adeguarsi a qualunque corrente, o risultato. E infine ci sono gli inadeguabili. No, non quelli che non sono adeguati, ma che rifiutano di adeguare le loro idee e la loro visione alle cose così come vanno, all’andazzo, diciamo, e prendono il mare aperto per tracciare la loro rotta, perché quella sotto costa che altri indicano sanno già dove conduce, e quell’approdo, quel porto, non gli piace affatto.

Ecco qui le parole tornatemi in mente: “Mi accusano di non avere souplesse. Dicono che un partito moderno si deve ‘adeguare’. Ma adeguare a che cosa, santa Madonna?”. Pure senza bestemmia, la domanda di Pertini rimane valida: adeguarsi a che cosa? Al fatto che si possano mettere le regole al di sotto degli eletti? A un meccanismo bloccato che è tale solo perché chi dovrebbe cambiarlo crede, o finge di credere, e non solo quale delle due cose sia peggiore, che non ci siano alternative? Allora, viva quelli che non si vogliono adeguare.

Pastorino e quelli che sono al suo fianco, di adeguarsi a questo stato dei fatti non hanno alcuna intenzione. Pensano che un’altra politica sia possibile, così come possibile è un diverso modo di intenderla e di farla. Quanti, tra il Levante e il Ponente ligure, pensano che quella possibilità vada perseguita e sanno che per farlo non bisogna adeguarsi a quello che c’è, come lo sapeva un altro genovese, quel Colombo che se si fosse adeguato al sentire comune del tempo, ora il mondo sarebbe più piccolo, domenica hanno l’occasione per provarci: votando per Luca Pastorino e per chi, con lui, sta facendo rete a sinistra.

Tranquilli, è un voto utile; l’unico realmente utile per cambiare la politica e il governo della Liguria.

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4 risposte a Gli inadeguabili

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  2. giuseppe scrive:

    Condivido,mi aggrego alla lista degli inadeguabili e mi impegno per realizzare il progetto per una sinistra di governo.

    • Fabrizio scrive:

      Gli inadeguabili per il popolo , nell’apprendere e nel far apprendere la realtà, ” virtù civica”!
      Gli inadeguabili per il popolo , nel conoscere e nell’informare sulla vita quotidiana “ virtù cognitiva”
      Il popolo per gli inadeguabili , nel ricercare e sviluppare “ BENE COMUNE” virtù governativa”
      I cittadini hanno il diritto”sacrosanto” di esprimere le loro opinioni su tutte le questioni politiche, di criticare i loro rappresentanti e i funzionari pubblici, il governo, l’ordinamento politico ed economico.
      Gli inadeguabili per il meglio che deve ancora venire ed arriverà!
      Gli inadeguabili per rappresentare “ direttamente la sovranità del popolo” ed essere realmente un’alternativa credibile ed affidabile a chi dice e/o che dicano ”non ci sono alternative , e’ il meno peggio”.
      Gli inadeguabili, con speranza e condivisione, per un nuovo governo di sinistra “ baricentro reale” del polo delle sinistre.

  3. Fabrizio scrive:

    Gli inadeguabili non fingono, non illudono ; sono contrari , democraticamente parlando, alla Filosofia Platonica del Colui che ci sta governando!
    Chi ci sta governando e’ praticamente un “ prestigiatore “ di Immagini Difformi delle cose che dice, che scrive , eccetera ed eccetera. E’ un amante dell’illusionismo!
    Ben vengano inadeguabili come Civati e Pastorino in Liguria; Ben vengano inadeguabili come Vendola e Fattori in Toscana; Ben vengano tanti e tanti inadeguabili!
    Gli adeguabili della minoranza PD “ la cosiddetta Ditta” dicono e fanno come Don Chisciotte della Mancia!
    A sinistra , a sinistra , per rinnovare ed innovare!

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