E il tuo ridere riempie ogni cosa

La neve gelata nelle notti ormai già lunghe
scricchiola appena sotto i tuoi piccoli passi.
Un ramo si fa bastone per la stretta leggera
di mani che si affidano alle mie. Ed è tutto
ancora così strano, eppure stranamente
usuale, come lo scenario che ci circonda,
per me noto, tante volte visto, guardato
e di nuovo da scoprire, attraverso gli occhi
tuoi, stupiti del bianco, affascinati, rapiti
da una pietra che emerge, da quelle, nere,
che fanno ombra dal monte, nelle altre
tagliate e una sull’altra messe a far casa
per sogni che ignoro. E poi scivoli seduto,
e il tuo riso riempie di te ogni cosa intorno.
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