Della differenza fra il tipico e il discount

Un amico che già altre volte m’ha dato importanti lezioni di vita, qualche giorno fa mi ha spiegato, dal suo punto id vista, le ragioni dell’incomprensione e dell’incomunicabilità fra chi vive al centro e quelli che stanno in periferia. Per lui, al centro vivo pure io, e anche se non è vero e il mio reddito, precario, è inferiore a quello che lui percepiva da operaio prima di finire nel vortice della disoccupazione e della instabilità occupazionale, ha ragione su molte cose, compresa la diversità dei problemi che viviamo.

«Voi proprio non riuscite a capire», mi ha detto, «e lo so, è difficile; siete sazi e sicuri, come potete immaginare quel che accade ad altre coordinate sociali?». «Tu prova a spiegare, come vuoi, persino con gli esempi, se ti va», ho provato a rintuzzarlo. «Va bene», ha acconsentito, «lo farò con un’immagine semplice, elementare, anzi, più correttamente, “alimentare”. Avete presente le dotte argomentazioni e le analisi ragionate che fate sul se sia più nobile la filosofia di Slow Food o maggiormente efficace l’azione imprenditoriale di Eataly per la diffusione di una corretta cultura del mangiar sano nel rispetto dei territori? Bene; mentre voi vi perdete in quelle riflessioni, noi ci affanniamo a confrontare le offerte del Lidl con quelle dell’Eurospin per riempire i frigoriferi e mangiare, rispetto ai soldi che abbiamo in tasca».

Espressione dura, certo. E poi, io non sono uno che insegue denominazioni o (vere o presunte) qualità tradizionali e certificate. Ma tutto questo non c’entra: il mio amico dice il vero. L’incomprensione passa attraverso tutte le sfaccettature della nostra vita, e la tavola non fa eccezione. Una borghesia più o meno agiata, soprattutto se orientata a sinistra, insegue il tipico in tutte le sue forme, enogastronomiche comprese; i ceti poveri o impoveriti, sfogliano le pubblicità dei discount, perché, tipicamente, è solo così che riescono a soddisfare bisogni e necessità.

E così, si inizia a parlare lingue diverse e ad ascoltare parole differenti.

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