Senza ipocrisie

In un’intervista a il Manifesto, il Matteo in seconda, Orfini, ha dichiarato: «alle amministrative si possono avere maggioranze tra forze che nazionalmente hanno posizioni diverse». Ora, io capisco che il presidente del Pd debba in tutti modi provare a mostrare il volto buono del renzismo prima delle elezioni, però spero che almeno non ci creda o sia così ipocrita da pensare che tutto si possa dimenticare per salvare l’apparenza e fingere che «le condizioni per tenere vivo il centro sinistra» ci siano davvero.

Perché quel centro sinistra, miei cari molteplici “orfini”, l’avete ucciso voi. O meglio, l’avete sostituito con un’alleanza che va dai diversamente berlusconiani fino a quella parte che continua a chiamarsi di sinistra e che quelli come voi rappresentano perfettamente. La stessa che non ha problemi a cassare lo “Statuto dei lavoratori” dopo che per anni ha finto mobilitazioni in sua difesa, che vota la “buona scuola” col “superpreside” dopo che ha gridato allo scandalo quando quella stessa “riforma Aprea”, non saprei darle nome diverso, volevano farla altri, che s’è profusa di pose da prefica quando i “saggi della baita di Lorenzago” riscrivevano la Costituzione in modi sostanzialmente non dissimili da quelli in cui ora, con giubilo, essa stessa sta approvando. Ecco, per rispondere a Orfini, non si tratta di «posizioni diverse», ma di princìpi differenti. E so che per chi fa politica con un profilo professionale, nel senso di professione, può sembrare strano o dilettantesco, nell’accezione del non per mestiere, ma c’è anche chi non è disposto a rinunciare ai propri, nemmeno per un assessorato, un ministero o la presidenza di qualcosa.

E sono princìpi per me irrinunciabili pure la difesa del diritto alla casa, che non si può perseguire perseguendo, come le leggi della maggioranza fanno, quelli che non hanno altra possibilità che “occupare senza titolo” edifici altrimenti abbandonati, la tutela dell’ambiente all’interno di un altro modello economico, altro che trivelle libere e grandi opere come se piovesse, che poi è proprio quando piove il guaio, la partecipazione dei cittadini alla vita democratica del Paese attraverso meccanismi che ne tengano in considerazione la rappresentanza e l’espressione, non che la mortifichino sull’altare d’una malintesa “governabilità”.

Che significa, come dice Orfini, «spero che la sinistra resti più unita possibile»? Qui non stiamo parlando del colore della tappezzeria nelle sedi istituzionali, bensì dell’architrave che regola quello stare insieme. Dopo le amministrative di primavera ci sarà il referendum costituzionale d’ottobre: cosa faranno allora quelli del Pd, chiameranno, di sicuro lo farà il loro leader, “gufi retrogradi e conservatori” tutti coloro che oggi chiamano all’alleanza e che avranno «posizioni diverse», quasi che quella Carta fosse una legge fra le altre? E ancora, qualcuno ritiene sinceramente possibili che gli stessi che si sono opposti a livello nazionale a norme quali quelle contenute nello “sblocca Italia” o nel “piano casa”, possano poi applicarne placidamente le conseguenze a livello locale insieme a quanti le hanno votate senza colpo ferire? Quello a cui si viene eletti è sempre un ruolo di natura politica, cioè mosso da convinzioni e idee, non un posto da funzionario nell’esercizio del quale si è chiamati semplicemente ad applicare le regole.

Per questo, simpatici e innumerevoli “orfini” del Pd, accade quello che sta accadendo. Se si decidi di stare con la destra per “cambiare l’Italia”, non ci si può meravigliare che quelli volutamente ignorati nelle loro richieste e opinioni, si organizzino diversamente; anzi, per coerenza non si dovrebbero nemmeno cercare.

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3 risposte a Senza ipocrisie

  1. Enrica scrive:

    Ecco è proprio così: non li (ci) devono cercare per un minimo, ma proprio minimo, senso del pudore.
    I compagni (sic!) del PD che nel circolo nella mia zona raccolgono le firme SOLO per Sala, vadano a cercare i voti presso gli amici di Sala (clan Moratti, Compagnia della Opere, mondo degli affari). Per favore, grazie.

  2. Fabrizio scrive:

    Per garantire apprendimento e conoscenza dei dati di fatto “riforme”dell’anno passato e non solo , credo opportuno e doveroso che il popolo italiano sia informato con realismo e fiducia su come dovrebbero e/o sono stati modificati determinati articoli della Ns.Costituzione ; dall’articolo 1 all’ articolo 54.
    ” Primo Dovere Politico Costituzionale ed Istituzionale ” per il nuovo anno 2016.

    p.s. segue……..

  3. Fabrizio scrive:

    Unioni Civili con Figli = Unita’ Familiare = Rispetto della Vita Privata e della Vita Familiare = Diritto di Sposarsi e di Costituire una Famiglia = ORDINE SOCIALE

    > continua …………. troppa ipocrisia fare appello alla liberta’ di coscienza ( Costituzione Italiana ?)

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