Tutti giù per terra

Dunque, ci sono 15 miliardi di euro per comprare 90 aerei di un particolare modello, mentre chi ce li vende decide di lasciare i suoi tutti giù per terra e non farli volare finché non avrà capito bene quali difetti abbiano.

Eppure, noi decidiamo di comprarli ugualmente perché, ripetono i sostenitori dell’acquisto, per assemblare quei 90 aerei che ci costano 15 miliardi, sono impiegati qui da noi un migliaio di persone.

In effetti, 1.000 posti di lavoro sono tanti, ma credo che, con 15 miliardi, raffinati politici e governanti come quelli che han deciso di comprare quegli aerei, riuscirebbero facilmente a trovare almeno altri 90 modi per crearne altrettanti.

Invece, nulla. Con quei miliardi si potrebbero creare migliaia di occasioni d’impiego in settori diversi, dalla cura del territorio a quella delle persone, dalla messa in sicurezza degli edifici pubblici alla realizzazione di alloggi per i meno abbienti, e sicuramente più utili e urgenti del comprare macchine da guerra che, purtroppo o per fortuna, potrebbero non volare mai.

Quindi, chi può e deve decidere, decide che tutte quelle cose vengono dopo l’acquisto di quegli aerei, della cui affidabilità non si fidano nemmeno coloro che dovrebbero venderceli. Ma i fiduciosi acquirenti no, loro sono convinti del fatto che degli F35 l’Italia non può fare a meno.

E io, sinceramente, non capisco ragioni, motivi e circostanze di una simile e incrollabile fiducia.

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