«I vostri figli torcano il viso da voi»

Ho guardato gli occhi di quella bambina, la figlia degli Omerovic, gli assegnatari di una casa popolare a Roma, nel quartiere di Casal Bruciato, ripresa nelle foto dei giornali durante il loro ingresso in casa, tra ali di folla schiumanti di rabbia. Ho immaginato la sua tristezza, su quel materasso con le pochissime bambole, in quella casa appena avuta e già con la paura di doverla lasciare o di rimanerci imprigionata per non finire nella fauci della belva schierata in cortile. Ho provato a pensare cosa avesse sentito lei, in braccio alla mamma, minacciata di cose che non ha capito, ma che ha avvertito essere orribili nel tono rabbioso di quegli uomini che le urlavano. E ho pensato a cosa ricorderà.

Ha tre anni, quella bambina. Se non lo ricorderà con la sola forza della sua memoria, ci penseranno i racconti dei fratelli più grandi, e il presente eterno della comunicazione, ad aiutarla a farlo. Cosa fareste voi al suo posto? Come guardereste i responsabili di quelle aggressioni? Come quanti nulla hanno detto o fatto per difendervi? Ha la stessa età di mio figlio, e ho il terrore che cresca con quelle immagini sempre davanti, il terrore che entrambi debbano farsi grandi in una società che non solo è capace quasi di linciare una famiglia con bambini, ma che pare non scandalizzarsi perché tutto questo possa accadere, stia accadendo. E non essere in grado di considerare che ciò è già stato, e che cominciò in modi e forme non diverse, persino con le stesse vittime prese per prime.

Non so se quei bambini, negli anni, possano riuscire a seguire l’esempio di quelli che furono in grado di superare la volontà di rivalsa verso i propri carnefici o se, come sarei probabilmente portato a fare io stesso, coltiveranno l’odio fino a rodersi loro stessi, sempre cercando di vendicarsi di chi, da innocenti, tutto questo li ha costretti a vivere. Non lo so. So però che l’indifferenza, in questi casi, è un crimine almeno pari alla complicità, di cui farò di tutto – di tutto – per non macchiarmi.

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