Tenga il resto, buon uomo

Oggi inizio con una citazione alta. In una puntata dei Simpson, il sindaco Quimby durante una cerimonia di premiazione degli studenti più meritevoli, ringraziava pubblicamente il signor Burns per aver istituito una borsa di studio da un milione di dollari, aggiungendo, più sommessamente e a quasi a voce bassa, “quale penale per aver provocato danni ambientali per un miliardo di dollari”.

M’è tornata in mente perché ieri sono stato a Scanzano Jonico, al mare, e in serata ho beccato la pubblicità della Sogin che spiega la necessità del deposito nazionale di scorie nucleari, unico principio a non piegarsi alle leggi del federalismo, evidentemente. Chissà, forse anche in questo caso, qualcuno s’aspetta, e s’aspettava nel decennio scorso, sindaci gaudenti alle premiazioni per fondi elargiti da generali in pensione (a cui colleghi in servizio garantiscono la “strategicità” dell’impianto gestito) quale compensazione ambientale. Dopotutto, per fare un esempio geograficamente non distante, l’Ilva una borsa di studio non so nemmeno se l’abbia mai elargita, di sicuro non da un milione di euro.

E risalendo la Val d’Agri, consideravo pure tutte le manifestazioni che l’Eni o la Total hanno sponsorizzato in questi anni di estrazioni lucane. No, tranquilli, non fanno alcun male all’ambiente; non s’è mai sentito che il petrolio inquini, almeno non l’ha mai detto la tv. Di sicuro, fa bene all’economia del territorio: è per quello che negli ultimi vent’anni la Basilicata ha costantemente visto calare la sua popolazione, giusto? Da una terra ricca si va via, dev’essere così, non ci sono altre spiegazioni.

Insomma, sembra quasi che il futuro si appresti a divenire un posto in cui ai ricchi, per le ragioni dell’economia e dello sviluppo, della crescita e del benessere inteso come tantoavere, sarà consentito di fare grosso modo tutto quello che vorranno, mentre tutti gli altri, al massimo, potranno accontentarsi della loro munificenza. E a volte, non è escluso che essa potrà essere pure consistente.

“Tenga il resto, buon uomo, e non si lamenti”, ci mancherebbe.

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