Tempi cupi?

“Vi è il rischio che, sotto la spinta esterna dell’estremismo e quella interna dell’antagonismo, e sull’onda di contrapposizioni ideologiche, pure così datate e insostenibili, prendano corpo nelle nostre società rotture e violenze di intensità forse mai vista prima”. Lo ha detto ieri il presidente della Repubblica, durante la cerimonia per la Giornata dell’Unità e delle forze armate.

A leggere le parole di Napolitano, viene da chiedersi se non ci sia qualcosa che dovremmo sapere tutti. Perché, se il rischio è di un’intensità mai vista prima, portarne a conoscenza i cittadini forse sarebbe meglio. Ancor di più, poi, se può esserci quel combinato disposto altamente pericoloso fra estremismo esterno e antagonismo interno; così, giusto per sapersi regolare. Perché altrimenti, frasi come quelle potrebbero rinvigorire quanti, sfruttando paure diffuse, invocano chiusure rigide verso l’esterno, per tenere fuori dai patri confini possibili estremisti, e gestioni più arcigne e dure delle dinamiche interne, in modo da colpire con forza potenziali e pericolosi antagonisti.

Allora, davvero, ci sono cose che i cittadini dovrebbero sapere, che è necessario conoscano? Il capo dello Stato, alludeva a precisi scenari, o anche solo a probabili evenienze, a possibili situazioni già in parte individuabili? Ha informazioni che fanno temere quell’escalation? O era solo una di quelle frasi che si butta lì tanto per dire qualcosa, tipo “non ci sono più le mezze stagioni, signora mia”?

Così, giusto per sapersi regolare.

Questa voce è stata pubblicata in libertà di espressione, politica e contrassegnata con , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento