Accade quello che hanno deciso accadesse

«Migranti, il piano sugli sgomberi. Prime applicazioni della direttiva Minniti sulla sicurezza urbana: da liberare i palazzi occupati abusivamente. Cariche a Roma, polemiche per l’uso della forza. Operazioni soft a Torino e Genova». Così a tutta pagina in prima, titolo, occhiello e sommario, scriveva La Stampa ieri. E nella stessa giornata, nelle pagine interne dello stesso giornale, Francesco Grignetti spiegava come quelle azioni siano «un caposaldo di quel decreto Minniti-Orlando che ha fatto molto discutere nella primavera scorsa, quello dove si parlava di Daspo urbano e di ordinanze dei sindaci contro abusivi e accattonaggio vessatorio», mentre, il suo collega Mattia Feltri, fra i suoi tanti «perché» senza risposte, si chiedeva anche perché la polizia fosse «arrivata in assetto da guerra» accanendosi «pure sulle donne e i loro figli», perché gli occupanti dello stabile avessero cercato di resistere «lanciando sassi e persino una bombola» (qui credo che la risposta ci sia, ed è da cercare nelle domande appena precedenti) e persino perché a destra si sia contenti di quanto accaduto. Ecco, su quest’ultimo punto, una spiegazione si può provare a darla.

«Il problema è che Minniti sta alzando un po’ troppo l’asticella dell’ordine. A Roma si sono viste scene di guerriglia urbana degne del Venezuela nei confronti di un gruppo di rifugiati politici: uomini donne, vecchi, bambini e persino portatori di handicap che sono scappati dalla guerra. Tutti con i documenti in regola, titolari dello status di rifugiato. Occupavano da 4 anni un palazzo di via Curtatone ed erano stati sgomberati. Poliziotti in assetto antisommossa hanno usato gli idranti e si sono messi a manganellare per liberare la piazza da un centinaio di loro, tra cui numerose donne in lacrime, alcune delle quali inginocchiate con le braccia alzate. Uno spettacolo indegno per una democrazia, che ha suscitato le proteste di Amnesty International e dell’Unicef per come sono stati portati via i bambini sui pullman della polizia. Nemmeno il governo dei respingimenti di Berlusconi, che pure si era ritrovato una condanna della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, si era mai spinto fino a questo punto». No, non è il post di un eternamente indignato blogger o il volantino ciclostilato dal solito collettivo di autonomi; è un articolo di Famiglia Cristiana, in cui l’autore, Francesco Anfossi, non dimentica di far sapere come, per lui, fascismo e comunismo pari siano, quasi a smontare sul nascere l’accusa di radicalismo sinistrorso e buonista. I fatti stanno però come scrive: nemmeno i governi Berlusconi erano arrivati a tanto, e la destra che allora non s’arrischiava a spingere il limite sempre un po’ più in là per timore delle reazioni dei suoi oppositori, oggi brinda, perché vede compiersi quanto voleva senza muovere un dito.

Ciò che abbiamo visto accadere a Roma non è caduto dal cielo all’improvviso. È, al contrario, il risultato di scelte ben precise, è il raggiungimento della meta che il Governo si era prefissato. Accade quello che hanno deciso accadesse quanti avevano il potere di farlo. Come appunto notava il quotidiano torinese, sono solo le prime applicazioni della direttiva Minniti-Orlando, quella che hanno voluto, valutato e votato quelli a cui era stato dato il consenso proprio per uscire dalle stagioni berlusconiane e della destra al potere.

E oggi, invece, abbiamo quello a cui assistiamo.

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7 risposte a Accade quello che hanno deciso accadesse

  1. Italiote scrive:

    Il comma 2 dell’Art 11 decreto legge 14/2017 recanti “Disposizioni in materia di occupazioni arbitrarie di immobili”: « 2. Le disposizioni di cui al comma 1 definiscono l’impiego della Forza pubblica per l’esecuzione dei necessari interventi, secondo criteri di priorita’ che tengono conto della situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica negli ambiti territoriali interessati, dei possibili rischi per l’incolumita’ e la salute pubblica, dei diritti dei soggetti proprietari degli immobili, nonche’ dei livelli assistenziali che possono essere assicurati agli aventi diritto dalle regioni e dagli enti locali.»

    Quale redazione nei media si è interessata finora di focalizzare l’attenzione (agenda setting) e divulgare in che stato siano i piani che regioni ed enti locali avrebbero “predisposto o non predisposto” per assicurare i necessari livelli assistenziali agli aventi diritto?

    La risposta alla domanda “cosa sarebbe effettivamente dovuto accadere e come affinché si risolvessero ordinariamente le situazioni di occupazione abusive?”sembra sia difficile da reperire nei media quasi fosse qualcosa giudicata poco rilevante per il pubblico.

    Eppure conoscere nei dettagli le opzioni possibili consente di contestualizzare quelle praticate e “desiderare” alcune tra quelle praticabili. E se una soluzione è stata reputata soddisfacente nei risultati sarebbe possibile porla come riferimento per replicarla in altri contesti.

    PS: In «Geopolitical Intelligence, Political Journalism and ‘Wants’ vs. ‘Needs’» David D. Judson (editor in chief di stratfor) nel vantarsi di un modo di fare informazione connota il giornalismo tradizionale per l’attitudine allo storytelling.

    Se ne può ricavare la considerazione che le informazioni veicolate dalle narrazioni non esauriscano la trattazione di certi eventi data nei media ma piuttosto ne forniscano una visione parziale (e nel risolvere tale problema epistemico ci si muove sempre nei limiti del pluralismo).

  2. Italiote scrive:

    «Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare» — Dante

    Non sono convito che alcune domande debbano essere lasciate senza risposta ma uno dei motivi per cui alcuni smettono di cerarle è che cessi l’irritazione del dubbio.

    In effetti per rispondere alle inefficienze del mercato dell’informazione si sono sviluppate nuove formule di giornalismo investigativo finanziate mediante crowdfunding.

  3. Italiote scrive:

    Un articolo sui repubblica di oggi a firma di Federica Angeli sulla base di ricostruzioni fornite da fonte qualificata ha fatto riferimento ad una delibera del commissario Tronca del 2016 che sarebbe stata disattesa.

    Tale delibera sembrerebbe reperibile su internet con Protocollo RC n. 10675/16 nel contesto di un articolo di attivista M5S dal titolo “open data istat: il patrimonio edilizio romano” nel quale si lamenta una carenza di fondi necessari a fronteggiare le dimensioni del fenomeno di emergenza abitativa (all’occasione quantificato sulla base di dati su sfratti).

    Il Comune di Roma ribadisce di avere fatto quanto disposto dal decreto 2017.

    Una direttiva di Minniti ribadisce che gli sgomberi vadano non vadano attuati in assenza di adeguate collocazioni abitative (presumo da parte di enti locali e regionali).

    Riuscire in una sintesi di questo ed altri articoli per adesso mi risulta difficile.

  4. Fabrizio scrive:

    anni fa, Piano Dalet e Hish; ieri Piano Daesh e Isis.
    Gheddafi e la profezia della spada dell’Islam, nel 1984
    Nuovo Ordine Mondiale e la profezia di Gaia, nuovo millennio.
    Introduzione:
    La Brigata Givati del ’48 e la guerra araba-israeliana…

  5. Fabrizio scrive:

    La Premessa all’Introduzione di “anni fa” e di “ieri”:

    Accadde quello che avevano deciso che accadesse.
    Vecchio Ordine Mondiale e la profezia Gaia, vecchio millennio.

    Profezia di Guerre, conflitti in A.I.A anni fa.
    Profezia di Guerre, conflitti in A.I.A ieri.

  6. Fabrizio scrive:

    Piano B “codice B da Vinci”Brics e Balcanizzazione (Russia,Israele,Cina,Sud America)-Terza Parte”Restyling Ordine Mondiale”

    Piano A “Codice A da Vinci” Asean e Atlantegeografico(Sudasiatico,Europa,America,Nordafrica)-Quarta Parte ” Gran Restyling Ordine Mondiale”
    Piani e/o Codici E-F-G-H …..
    Otto Parti e/o Piani…
    T E M P L A R I
    p.s. puzzle quasi completato, per capire e…

  7. Fabrizio scrive:

    qualcuno: e’ la terza guerra mondiale , a pezzi.
    SLIDE….
    S, Siria 2012 guerra civile
    L, Libia 2013 guerra civile
    I, ISIS 2014
    D, DAESH 2015
    E, EUROPA ….

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