Cacciano i poveri per paura che la destra cacci loro. E così si sostituiscono a essa

«L’attesa del blitz aveva già radunato qualche fotografo e alcune troupe, ma nessuno immaginava di vedere arrivare trecento agenti dai tre lati della piazza, blindati a chiudere le vie di fuga, un pullman per trasportare gli “irregolari” in via Fatebenefratelli, cinofili, poliziotti a cavallo e perfino un elicottero». Così la cronaca di Maurizio Giannattasio e Cesare Giuzzi, per l’edizione milanese del Corriere della Sera.

Mezzi blindati, trecento agenti in assetto antisommossa, uomini a cavallo, cani, un elicottero; d’altronde, la guerra ai poveri e agli accattoni in nome del decoro urbano è, per decreto, una prerogativa del Governo. Perché, è il non detto malcelato, se non è la sinistra a cacciare i miserabili accattoni dalle strade, prima o poi arriva la destra a cacciare l’onorevole sinistra dai palazzi. E però, se è per far quello in strada, non capisco cosa ci stia a fare la sinistra in quei palazzi. Infatti, la destra esulta. Salvini: «Finalmente un blitz con elicotteri e poliziotti a cavallo. Finalmente, grazie a Dio, la polizia e i carabinieri». Maroni: «Un grazie convinto al questore per l’operazione sicurezza effettuata oggi dalle forze dell’ordine alla Centrale. Avanti così». Gelmini: «Spero che il blitz di oggi sia solo il primo di una lunga serie al fine di contrastare l’illegalità e l’insicurezza che qui regnano sovrani». Ai Cinque Stelle non dispiace. Bedori: «Nel rispetto della legalità non possiamo che essere contenti del blitz. Speriamo non resti un fatto isolato». E anche il Pd, ovviamente (sebbene con qualche lodevole eccezione, Onorio Rosati su tutti) ha gradito la muscolare azione. Bussolati: «Pieno sostegno al lavoro serio della polizia e l’auspicio che non sia un’operazione episodica, ma che si dia continuità a simili controlli». Rozza: «Da tempo abbiamo chiesto a Prefettura e Questura una massiccia campagna di identificazione di coloro che stazionano in tutta l’area». Già, e ti chiedono pure perché tu te ne sia andato.

Un tempo, quando il mondo parlava lingue più chiare e queste cose le faceva la destra, quella peggiore, la sinistra, sì, compreso il Pd, avrebbe organizzato una manifestazione in quella stessa piazza della stazione, magari con slogan tipo «e adesso, sgomberateci tutti!». Oggi? Beh, per un consigliere regionale, come Rosati, che parla di« azione dalla dubbia utilità, oltreché evocativa di ben altre tristi vicende della storia», ci sono centinaia di parlamentari che approvano strumenti come il decreto Minniti-Orlando, che ha fatto parlare gli stessi senatori dem Manconi e Tocci di «diritto etnico».

E intanto, i poveri, gli ultimi, i diseredati, pagano per le paure di tutti: per quelle di quanti stanno appena sopra l’abisso della miseria che l’eterno fascismo italiano sfrutta al fine di chetare la sua sede di potere; per quella della sinistra di governo di doverlo lasciare, il governo, dico; per quelle di tutti noi, che spesso non abbiamo quel coraggio necessario a non farci arrendere alla consolazione che stiano solamente venendo a prendere quelli che rubacchiano, che ci sono antipatici, i fastidiosi o comunque quanti non siamo e non saremo mai.

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