Ci garantirà ancora la Costituzione?

Salve a tutti,

            e ben ritrovati dopo questa mia lunga assenza, dovuta un po’ alle ferie agostane un po’ alla mancanza di voglia di mettermi a scrivere.

            Domenica sono andato a vedere Sicko, il film di Michael Moore sul sistema sanitario statunitense. O meglio, sulle storture e sulle inciviltà di quello che l’Oms giudica essere il peggiore sistema sanitario dei paesi occidentali. No, non voglio parlare dell’opera del regista più simpatico d’America, anche se ce ne sarebbero di cose da dire. Quello che mi ha colpito del film è la sua ricostruzione storica; quando Moore ci racconta che l’idea di dare la sanità in mano ai privati delle assicurazioni nacque ai tempi di Nixon e fu supportata, riassumo per andare veloce, dalla idea semplice, quanto rozza ed errata, che il sistema pubblico era il primo passo verso il socialismo, in sostanza ci dice un’altra cosa. Il nemico numero uno di Bush, ci dice che lo stato più liberista ha cancellato la sanità pubblica perché era più conveniente darla in mano alle assicurazioni (che sapevano sdebitarsi con i tanti politici). Ma ovviamente Nixon ed i suoi si guardarono bene dal far capire al popolo americano che la convenienza non era tanto per le casse dello stato, ancor meno per le tasche dei contribuenti, ma per le assicurazioni. E per chi se no?

            E quel tema oltreoceano è stato svolto correttamente per quarant’anni, demolendo progressivamente ogni minimo residuo di welfare. Secondo la logica (di pancia più che di testa) che il mercato è la cosa più “giusta e buona che ci sia” e che lo Stato non può pagare, strozzando i contribuenti, per chi, per sua colpa, non è in grado di badare a se stesso. Meno intervento dello Stato, più libertà: un’equazione per me incomprensibile, ma forse solo perché sono prevenuto nel mio affannarmi nel vedere l’onnipresenza della mano degli interessi privati dove manca quella del pubblico. Retaggi di chi è cresciuto nella Prima Repubblica.

            Ora, tornando agli Usa, se per quarant’anni questo credo nelle capacità illimitate del libero mercato è stato indiscutibile, l’altro giorno, di colpo, è sembrato vacillare. Bush ha dichiarato che c’è bisogno di un intervento pubblico per non consentire che la crisi dei mutui subprime strozzi milioni di americani che vogliono solo affermare il loro “diritto all’abitazione”. Troppa grazia? Macché, a Bush e Co. non interessa minimamente se il signor Brown non può più pagare il mutuo. Né in quelle parole c’erano reviviscenze keynesiane. Semplicemente, l’inquilino della Casa Bianca corre in aiuto dei suoi amici finanzieri che ora rischiano l’osso del collo. Perché hanno cartolarizzato le rate dei mutui dei tanti signori Brown, promettendogli miracoli ed ingannandoli. Ed ora che gli sprovveduti sottoscrittori di quei subprime non riescono a pagare il fio dei loro sogni, e che le tante case pignorate ritornate sul mercato hanno fatto crollare i prezzi delle stesse al di sotto del valore dei rispettivi mutui, non sanno come uscirsene senza rimetterci. E quindi sia il governo del paese del “vangelo del mercato”, sia la sua banca centrale pensano a come aiutare gli sventurati cittadini e, al contempo, anche a ritoccare all’ingiù il costo del denaro.

            Anche gli amici al di qua dell’Atlantico hanno messo mano al portafogli, e la Bce ha mollato qualche centinaio di miliardi di euro per aiutare i guai fatti dagli spericolati agenti di Wall Street, benedetti dai tanti interessati dirigenti delle lautamente indirizzate agenzie di rating. Ora, se si tratta di far andare in pensione gli operai dopo anni di catena di montaggio o di adeguare un contratto collettivo, la Bce ed i tanti economisti saltano sulla sedia e ci dicono che non ci sono soldi e che non è pensabile rinunciare nemmeno per ipotesi agli altissimi tassi di interesse; se invece sta per fallire qualche banca o istituto di credito (e lasciate perdere la storia dei risvolti sull’economia reale, anche le pensioni e i contratti collettivi hanno ricadute sull’economia reale, nonché sulle persone reali, ma alla Bce non è mai interessato) perché qualcuno è stato ingordo ed ha voluto speculare sull’american way of life, ecco che spuntano soldi e teorici di quanto sia importante l’intervento pubblico e quello delle banche centrali a correggere il mercato.

Allora si può! Si può scucire qualche euro alle banche centrali! Si possono superare le teorie de “il mercato prima di tutto”! Si può bruciare in due ore 100 miliardi di euro senza che per forza, come ci dicono ogni volta che tocca a noi avere qualcosa in più, tutta la baracca crolli! Può Cuba, come ci dice nel film di Moore la figlia di Che Guevara, offrire assistenza sanitaria gratuita per i suoi cittadini!

            Domande: se Cuba può, come si chiede la stessa Guevara, perché gli Usa non possono? E perché noi in Italia non potremmo offrire ancora un sistema pensionistico pubblico? Quanto manca a che le assicurazioni si impossessino della sanità italiana? 

            No, in Italia non succederà, la sanità resterà pubblica ed universale. Ci garantisce la Costituzione. O no?

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8 risposte a Ci garantirà ancora la Costituzione?

  1. stefanomassa scrive:

    piacerissimo di conoscerti!
    stef

  2. stefanomassa scrive:

    piacerissimo di conoscerti!
    stef

  3. DrunkenStar scrive:

    Speriamo proprio che rimanga pubblica, sarebbe una ridicolaggine che diventi privata come negli USA.

    Mi pare un’assurdità che si debba pagare per farsi visitare per un pò di tosse, o anche solo aspettare ora se hai un attacco d’asma.
    Ma se la privatizzazione riuscisse a garantire una sanità migliore, forse forse…

  4. DrunkenStar scrive:

    Speriamo proprio che rimanga pubblica, sarebbe una ridicolaggine che diventi privata come negli USA.

    Mi pare un’assurdità che si debba pagare per farsi visitare per un pò di tosse, o anche solo aspettare ora se hai un attacco d’asma.
    Ma se la privatizzazione riuscisse a garantire una sanità migliore, forse forse…

  5. anonimo scrive:

    E basta con questi neologismi … adesso “COSTITUZIONE” cosa diamine significa?!?!

  6. anonimo scrive:

    E basta con questi neologismi … adesso “COSTITUZIONE” cosa diamine significa?!?!

  7. anonimo scrive:

    Permettimi Drunken, se hai visto il film lo sai gia…è proprio il ragionamento “ma se la privatizzazione permettesse di raggiungere standard qualitativi migliori, forse forse….” che ha portato gli USA nella merda in cui si trova il loro sistema sanitario che costringe la gente a MORIRE perchè non gli si vuole pagare cure che li potrebbero guarire a volte parzialmente, a volte definitivamente.
    Ricordiamocelo prima di concedere alle lobby il potere che ormai hanno in USA sul sistema sanitario.
    Ricordiamocelo quando andiamo a votare e scegliamo i nostri rappresentanti.

    Primadirettiva

  8. anonimo scrive:

    Permettimi Drunken, se hai visto il film lo sai gia…è proprio il ragionamento “ma se la privatizzazione permettesse di raggiungere standard qualitativi migliori, forse forse….” che ha portato gli USA nella merda in cui si trova il loro sistema sanitario che costringe la gente a MORIRE perchè non gli si vuole pagare cure che li potrebbero guarire a volte parzialmente, a volte definitivamente.
    Ricordiamocelo prima di concedere alle lobby il potere che ormai hanno in USA sul sistema sanitario.
    Ricordiamocelo quando andiamo a votare e scegliamo i nostri rappresentanti.

    Primadirettiva

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