Nel caso, Gori chiederà un voto o l’esame di cittadinanza ai suoi elettori?

Non vivo in Lombardia, quindi non sarò chiamato a deciderne l’amministrazione regionale alle elezioni del prossimo anno. Se lo fossi, avrei l’imbarazzo della scelta: quella regione è straordinariamente bella, e offre tantissime opportunità per chi di tutto ha voglia quel giorno, tranne che di provare a discernere il loglio dalla pula. Che siano le vertiginose vette alpine o le straordinarie sponde dei laghi, le emozionanti strade delle città d’arte o le strepitose pareti dei suoi musei, di certo c’è molto meglio di un’oscura, e non di rado inutile, cabina elettorale.

C’è però una cosa che domanderei volentieri al più probabile candidato del centrosinistra: ai suoi elettori potenziali, chiederà un semplice voto o di sostenere un esame di cittadinanza? No, perché l’attuale sindaco di Bergamo per il Pd e già dirigente della Mediaset di Berlusconi, oltre a sostenere il referendum della Lega per l’autonomia lombarda in tema fiscale e amministrativo, ai tempi della voto sulla Brexit (che muoveva, per il grosso, da temi e toni non proprio dissimili dalle rivendicazioni di Maroni e Zaia) scriveva, senza girarci troppo intorno, che cittadini «disinformati producono disastri epocali». Aggiungendo che, a suo avviso, «per votare servirebbe l’esame di cittadinanza». È ancora di quell’idea? Gli basterà la fiducia semplice o la vorrà aggravata da un percorso di approfondimento delle specifiche dell’amministrazione regionale?

Ora, io non sosterrei alcun processo valutativo prima di accedere alla facoltà di vergare in nero copiativo un nome su una scheda, per la semplice ragione che nessuna delle poche e inutili cose che so mi dà un diritto in più di qualsiasi altro nell’esprimere un qualsivoglia voto in un suffragio universale, né uno di meno. Ma ritengo che chiunque abbia delle idee così forti come quelle espresse dal candidato in pectore del Pd debba difenderle strenuamente.

Allora, Gori: lo spieghi ai tuoi corregionali quale ritieni debba essere il livello culturale minimo per accedere al voto?

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