Alfano o Pisapia? Tutti e due, che domande!

«Diciamolo con chiarezza. Che la legge elettorale richieda lista o coalizione, l’esigenza di allargarci per noi rimane. E senza giri di parole, da una parte Calenda e l’esperienza che sta costruendo sui valori dell’Europa e della liberal-democrazia, e dall’altra di Pisapia con l’esperienza di un campo progressista e solidale sono non solo alleati, ma eventuali compagni di strada in una lista laddove il sistema continuasse a prevedere questo». Così Richetti a La Stampa di venerdì primo settembre. E alla domanda precisa dell’intervistatore se «Alfano sarebbe digeribile» per il Pd, risponde: «Su Alfano la questione è semplice: se si supera la collocazione anche nella denominazione di nuovo centrodestra, si apre un dialogo».

Quindi, il problema è rimasto il nome. Perché il partito di Alfano è già collocato al fianco del Pd. E se vogliamo, già non si chiama più Nuovo centro destra, ma Alleanza popolare. Insomma, tutto a posto. E guardate che Matteo Richetti non è uno come tanti; è stato scelto per fare il portavoce del suo partito proprio per chiarire le questioni difficili, che altrimenti si prestavano al fraintendimento. E quello che dice è, appunto, chiaro: il Pd non vede alcun problema nel fare un’alleanza da Pisapia ad Alfano, passando per Calenda. Come dire, non si tratta di scegliere fra il «modello Milano», nel senso dell’amministrazione dell’ex sindaco, e il «modello Mineo», nel senso del Cara, per intenderci; per il Pd, l’uno e l’altro, evidentemente, pari sono. Ne prendo atto.

In effetti, sarei curioso di sapere dagli interessati se è precisamente così. Cioè, a Pisapia andrebbe bene stare con Alfano, dopo aver detto fino alla noia (che, dato lo stile del personaggio, non è difficile da provocare nell’uditorio, va detto) che lui con quello non ci sarebbe mai andato? E ad Alfano, va bene avere l’ex parlamentare di Rifondazione come partner? Beh, oddio; non credo che Alfano si ponga simili questioni ideologiche, diciamo. E la base del Pd e tutti quelli che per anni ci hanno spiegato in lungo e in largo il loro essere alternativi alla destra, dopo averci fracassato i cabbasisi (chiedendo venia a Camilleri, sto parlando dei capperi) con la necessità di porre fine alla stagione berlusconiana, sono disposti a votare in massa e sostenere l’alleanza, a questo punto senza nemmeno il velo dell’ineluttabilità determinata dal risultato elettorale, con il delfino del caimano?

Auguri.

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1 risposta a Alfano o Pisapia? Tutti e due, che domande!

  1. Fabrizio scrive:

    E perche’ no ??
    Hitachi e la Sicilia, Palermo??
    Breda e la Campania, Napoli!AnsaldoBreda nel 1987 , Mastella e Bertinotti!
    Sbagliando si impara e/o diciamo saturazione politica, si ritorna indietro per le cose sbagliate e non ripeterle??
    Il centro di gravita’ permanente per un nuovo csx??Il treno…

    P.S. Letta e Alfano e una maggioranza minima ma poi…
    Letta e il Polo Trasporti Nazionale ma poi…
    Comunque , consapevolmente Hitachi era l’unica soluzione per…

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