Dalle radici confuse

Al quotidiano La Croix, Marine Le Pen dice che il fatto che il Papa invochi la carità e l’accoglienza degli stranieri non la «sconvolge» (bontà sua). Ma ci tiene a precisare che «la carità può essere soltanto individuale. Pretendere che gli Stati vadano contro l’interesse dei popoli non imponendo delle condizioni all’accoglienza di importanti numeri di migranti è per me politica, direi anche ingerenza, visto che è pure un capo di un altro Stato».

Trincerandosi dietro una comoda visione della laicità, la «estremamente credente», come si definisce, candidata all’Eliseo spiega che non accetterà mai che il vescovo di Roma si intrometta nelle questioni di Parigi. C’è un errore di fondo, però, in tutto il suo discorso e in quello degli altri che, come la Le Pen, rivendicano le proprie radici cristiane ma giudicano insulso e pericoloso «buonismo» quello del Papa quando parla di migranti; quello di parlare, loro e non lui, di un cristianesimo non cristiano. O meglio, di una religione che respinge il messaggio più originale di Cristo, quello dell’essere per gli altri, e specificatamente per gli ultimi e per quelli che soffrono.

«Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, 5perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.  Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato». Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. Dal Vangelo secondo Matteo, 25, 34-45.

Per carità, Le Pen & C. possono rifarsi al credo che vogliono; ma usino il loro, non il suo.

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