Nonostante Renzi, Romano e Rondolino

Dopo lo slittamento dell’assemblea dei soci dal primo al dieci febbraio e il duro e drammatico al tempo stesso, si è finalmente trovato un accordo fra i due soci, Piesse e EyU, per la prosecuzione delle attività e sulla ricapitalizzazione, e così l’Unità potrà andare avanti nel suo lavoro. Sono contento.

La situazione, da quello che dicevano le organizzazioni sindacali, era seriamente complicata e la proprietà non pareva prendersene carico positivamente. Oggi la notizia e migliore, sebbene lo stesso direttore Staino parli di «conseguenze dolorose per il ridimensionamento della forza lavoro». Sono felice per il risultato comunque migliore dei timori e, allo stesso tempo, esprimo la piena e incondizionata solidarietà ai giornalisti e agli altri collaboratori di quel giornale per la futura ristrutturazione e le ricadute in termini occupazionali. Nonostante i Renzi, i Romano e i Rondolino che lo dirigono e v’imperversano, e per quanto da loro stessi mai giungerà identica solidarietà verso quelli che osano criticare il partito di cui quella testata è voce ufficiale, io sto con i lavoratori de l’Unità, tifando perché la soluzione trovata per la crisi del quotidiano incontri sbocchi favorevoli per tutti quelli grazie a esso campano.

Da domani, lo so, da quelle colonne riprenderanno con immutato vigore i cannoneggiamenti verso tutto quello che si muove alla loro sinistra e verso ogni voce critica sul corso tracciato dai vertici di turno del Nazareno. Ma che ci posso fare: sono un romantico, e preferisco leggere un foglio che non condivido, o semplicemente sapere che potrà continuare a esistere e scrivere le sue verità, che guardarlo spegnersi e chiudere.

Perché i silenzi e le monotonie impoveriscono. Tutti, non solo chi vive della loro esistenza.

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1 risposta a Nonostante Renzi, Romano e Rondolino

  1. Enrica scrive:

    Condivido. Ogni mattina quando leggo le pagine dell’Unità esposte nella storica bacheca sotto casa mia, mi arrabbio e qualche volta soffro davvero. Ma soffrirei di più se non ci fosse più la bacheca.

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