No, le foto con i bambini proprio no

Sì, lo so che siete giovani, belli e vincenti. So che avete vinto ancor prima di convincere. E so che siete forti della vostro potere, dei numeri e del consenso popolare.
So anche che qualcuno mi dirà che la campagna elettorale è finita, che le elezioni ci son già state e che quindi quelle foto, quei tweet e quelle interviste non servono a raccogliere voti.
Ma proprio per tutto questo, allora, perché farlo? Dico, se non per consolidare il vostro apprezzamento e la vostra immagine, perché fare quelle foto con i bambini? Perché far sapere al mondo intero via social network che stavate andando a prenderli? Perché dare l’impressione di essere quelli che credono di poter fare tutto?
Di quelle foto non c’era alcun bisogno. Non avevate alcun bisogno. Risolvere anche casi come quello di un’adozione complicata da fattori di politica internazionale, è uno dei compiti del Governo. Che un ministro vada a prendere i bambini, però, non è necessario. Può capitare, ma non se deve fare un evento.
Perché, altrimenti, l’immagine che rischia di passare è che se ne sia voluto fare uno spot, un messaggio promozionale, una campagna pubblicitaria. E non è una bella immagine.
Perché poi ci saranno quelli che la strumentalizzeranno al contrario. Quelli che diranno: “non bastavano i funzionari?”. O quelli che diranno: “e perché la Boschi, che non c’entra nulla con la Farnesina? Perché viene meglio in foto? Perché è giovane e carina?” (facendo così del rinnovamento e della parità di genere di quel Governo una forma sottile di bieco sessismo).
E soprattutto, la gioia per quelle famiglie ci sarebbe stata anche senza l’effetto Carramba, con tanto di autorità schierate, così come non sarebbe stato minore e meno importante l’apprezzamento per il lavoro del Governo, delle sue donne e dei suoi uomini. Anzi, forse sarebbe stato maggiore, perché elevato da una discrezione più opportuna.
Così, invece, quel lavoro ottimo e importante, rischia di essere sporcato, e in parte già lo è stato, dalla sensazione di averne voluto fare un momento autocelebrativo sulla “bontà dei governanti”, come si faceva con le immagini della trebbiatura e, in tempi più recenti, con le lacrime sui moli a favor di telecamera. E per di più, in relazione a una vicenda che ha per protagonisti genitori in attesa e piccoli innocenti.
No, le foto con i bambini proprio no. Non ne avete bisogno; non cedete alla tentazione di specchiare le vostre fortune in ogni possibile riflesso dell’agire quotidiano. Ripeto, di quello non avete bisogno, e proprio per questo può, se possibile, apparire ancora più insopportabile.

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